Sessualità gay

Numero Verde

Gay Help Line è il contact center nazionale antiomofobia e antitransfobia per persone gay, lesbiche, bisex e transitioned gestito dal Same-sex attracted Center. Fondato nel 2005, oltre a gestire casi di discriminazione, di violenze e di bullismo, rappresenta un punto di ascolto per chi è in difficoltà e fornisce ascolto, informazioni e supporto in forma riservata.

Il servizio può essere contattato attraverso il numero verde 800713713 via web o Speakly chat.

Il call center è attivo dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20 ed è gratuito da tutta Italia sia da telefono fisso che da cellulare.

 

In particolare i servizi di consulenza offerti sono:

– consulenza psicologica gratuita rivolta sia a persone LGBTI che a familiari o amici;

– consulenza legale gratuita per casi di discriminazione e di violenza omo-transfobica;

– consulenza medica gratuita, in particolare per malattie sessualmente trasmissibili e HIV;

– supporto educativo antiomofobia e mediazione nelle scuole;

– mediazione sociale, familiare e lavorativa;

– protezione per casi di omofobia familiare con ospitalità e sostegno presso la casa famiglia Refuge lgbt+.

– informazioni

sessualità gay

Seminari. Su gay e sacerdozio le regole non sono affatto cambiate

Un gruppo di seminaristi in San Pietro - Siciliani

Le norme sulla non ammissione al sacerdozio di persone omosessuali non cambiano. La precisazione arriva all’indomani della pubblicazione degli «Orientamenti e norme per i Seminari» che indica alle strutture di formazione al sacerdozio percorsi formativi e di attenzione ai candidati al presbiterato. Il nuovo intervento si è reso necessario dopo una lettura parziale e non contestualizzata da parte di alcuni organi di stampa, del paragrafo 44 del documento che affronta proprio il tema dell’omosessualità nel percorso formativo dei Seminari.

A dire il vero il paragrafo ribadisce, parola per parola, quanto stabilito al numero 199 del documento emanato dall’allora Congregazione per il clero, intitolato “Il Dono della vocazione presbiterale. Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis” dell’8 dicembre 2016 e che a sua volta riprende i contenuti della Istruzione pubblicata dall’allora Congregazione per l’educazione cattolica nel 2005. «In relazione alle persone con tendenze omosessuali che si accostano ai Seminari, o che scoprono nel corso della formazione t

Nel 2016, quando è stata introdotta le legge, due terzi delle unioni civili registrate in Italia sono state fra uomini. È un fenomeno che riguarda tutti i paesi che hanno norme simili. Le disparità si attenuano quando aumentano i diritti garantiti.

Chi sceglie l’unione civile

Vi è un divario di genere anche fra le coppie omosessuali. Non al loro interno, naturalmente, visto che sono formate da persone dello stesso sesso. Ma fra di loro, nel senso che gay e lesbiche non si valgono nella stessa misura dei diritti che le nuove leggi riconoscono. Ben due terzi delle unioni civili registrate in Italia nel 2016 sono state fra uomini, ha dichiarato recentemente il presidente dell’Istat. A Bologna, uno dei comuni in cui tali unioni sono state più numerose, quelle fra due donne non hanno raggiunto, negli ultimi due anni, il 30 per cento. Arrive spiegare il divario? Esso dipende probabilmente da molti fattori, ma mi concentrerò su due, che mi sembrano più chiari.

Differenze di identità

Il primo è il diverso peso numerico che gay e lesbiche hanno nella popolazione italiana e in quella di molti paesi occidentali.

Le ricerche finora condotte in Europa, negli Stati Uniti e in Austral

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